Eutanasia - Barend Voorham

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Rivista Italiana di Teosofia
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Articolo del mese marzo-aprile 2022 Eutanasia, di Barend Voorham, legge Francesco Pisani La Rivista Italiana di Teosofia di marzo-aprile 2022 pubblica l'interessante contributo di Barend Voorham per un approfondimento del tema dell'eutanasia, vista da un punto di vista strettamente teosofico. L'analisi dell'autore parte dalla realtà attuale, vista anche sotto il profilo giuridico e mira ad indagare i riflessi dell'eutanasia collegandola dunque alle conoscenze teosofiche: il significato del principio di vitalità e la sua funzione nella vita; il passaggio nel kamaloka, nel momento successivo alla morte fisica; il significato del karma e la sua interazione con l'essere umano. Barend Voorham esprime un costante e massimo rispetto per la sofferenza umana ma esprime dubbi sull'opportunità di interrompere arbitrariamente il fluire della vita. Esprime inoltre la massima attenzione per la vita degli anziani e analizza profondamente il ruolo del libero arbitrio. L'articolo si conclude con la citazione del breve racconto di Leone Tolstoj intitolato "La morte di Ivan Ilyich". Il protagonista è una persona di successo, dedito ai piaceri, che si ammala improvvisamente e gravemente. Le persone attorno a lui non gli dicono niente, chiuse nel loro egoismo e nei loro calcoli per il "dopo". Solo un ragazzo gli rivela la verità ed è amorevolmente compassionevole con lui, cercando di alleviare le sue sofferenze. Ivan finisce per comprendere di aver vissuto egoisticamente e, allo stesso tempo, scaturisce in lui un sentimento d'amore verso gli esseri umani. Allora il dolore e la morte non gli fanno più paura. In luogo della morte c'era la luce. Osserva l'autore: "Se avessero praticato l'eutanasia, Ivan sarebbe stato privato di questa stupefacente esperienza spirituale, che avrebbe dato alla sua prossima vita una direzione completamente diversa".

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