Perugia: carte scoperte e strategia aggressiva. Malafede? FIGC e Lega, idee diverse

eLa strumentale diffusione a mezzo stampa del ricorso firmato dalla dottoressa Loredana Giani, legale incaricata dal Perugia, fa perfettamente parte della strategia adottata da Massimiliano Santopadre: mostrare i muscoli contro Lecco, Reggina e Federazione e far ritorno in Serie B dalla porta di servizio dopo una retrocessione sul campo macchiata dall'inchiesta per il presunto illecito sportivo commesso nel corso della gara vinta (3-2) con il Benevento all'ultima giornata. I blucelesti nella documentazione consegnata alla Figc hanno inizialmente indicato il "Rigamonti-Ceppi", poi - dopo il voltafaccia di Galliani - hanno virato in tempi rapidissimi verso Padova pur arrivando lunghi con i tempi: istanza di proroga presentata il 17 giugno senza avere una risposta - la vera e grande colpa delle istituzioni calcistiche -, quando la categoria di appartenenza era ancora la Serie C e un prefetto avrebbe comunque preferito aspettare la finale di ritorno con il Foggia prima di concedere il nulla osta. FeralpiSalò e Catanzaro, invece, hanno bussato a mille porte per settimane intere prima di trovare ospitalità presso Piacenza e Lecce. L'Italia intera sta con il Lecco, vincitore dei play off al termine di una cavalcata che ha emozionato il Paese. Rimane in auge la possibilità (alla fine necessità?) di variare il format e di portarlo almeno a 21 squadre.