Teosofia e neuroscienze, tra tecnologia e comunicazione - Graziella Ricci

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Rivista Italiana di Teosofia
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Articolo del mese luglio-agosto 2023Teosofia e neuroscienze, tra tecnologia e comunicazione,di Graziella Riccilegge Daniel GonzalezLa teosofa milanese Graziella Ricci, forte dei suoi studi e approfondimenti nel campo della comunicazione e delle neuroscienze sviluppa in questo articolo una indagine di vasto spettro culturale sul tema del rapporto fra Teosofia e neuroscienze.L’autrice parte dall’analisi del filosofo Eric Sadin e dalla sua lapidaria affermazione “Siamo predatori, schiavi degli algoritmi. Non ci salverà la tecnologia ma la condivisione”.Graziella Ricci mette anche in guardia il lettore dai pericoli di un uso inappropriato del metaverso, sottolineando come questa apparente realtà porti “verso una schiavitù digitale futura”. L’invito è chiaro: “Ciascuno, nel suo piccolo, se ha capito il pericolo di un futuro quasi totalmente digitale, dovrebbe impegnarsi a far capire agli altri l’importanza della comunicazione in presenza, svegliare in loro il discernimento per attivare il distacco dalla schiavitù digitale. Certamente non si può tornare indietro, ma far capire che l’eccesso di tecnologia e di esperienza immersiva appiattisce la mente e toglie libertà di pensiero sarebbe salutare”.La parte conclusiva dell’articolo riprende il pensiero di Jiddu Krishnamurti e la sua affermazione: “Ciò che è essenzialmente amore e compassione e morte, è quell’intelligenza che è creazione. C’è creazione quando ci sono anche gli altri due elementi, la morte e l’amore. Tutto il resto è invenzione”.

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