La virilità perduta: barba, tatuaggi e palestra

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Morale - BastaBugie.it
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7542<br /><br />LA VIRILITA' PERDUTA: BARBA, TATUAGGI E PALESTRA di Roberto Marchesini<br />Ci sono tre caratteristiche che, negli ultimi anni, caratterizzano l'uomo moderno: barba, tatuaggi e palestra. Rappresentano il minimo comune denominatore della virilità attuale. Moda? Certamente. Ma forse c'è di più.<br />Ormai è risaputo: insieme al quoziente intellettivo, negli uomini abitanti l'anglosfera (il cosiddetto «Occidente») sta calando progressivamente anche il livello di testosterone. Le cause, dicono gli esperti, sono parecchie. Sicuramente l'alimentazione moderna favorisce l'obesità, la quale riduce la presenza di questo ormone nel corpo. Ma l'alimentazione è solo uno degli aspetti di un intero stile di vita, quello moderno, che inibisce la produzione di testosterone, fin dalla pubertà. Fin da bambini, infatti, i maschietti fanno una vita sedentaria, sempre meno all'aria aperta e sempre meno ricca di relazioni; non corrono, non si arrampicano, non fanno a botte, non vivono avventure «pericolose», sfide, non affrontano fallimenti. Gli sport competitivi, di squadra, con contatto fisico sono in declino. Tutte queste cose, che - magari al prezzo di qualche sbucciatura - aiutavano uno sviluppo fisico sano e livelli di testosterone adeguati durante pubertà e adolescenza, sono passate di moda a causa di cambiamenti culturali importanti. L'assenza del padre che, anche quando è presente, è un «mammo»; la negazione della competizione e della lotta nel nostro mondo moderno; infine l'educazione gender-free, che vede di malocchio (come prodromi di virilità tossica) l'attrattiva che i maschietti provano verso certi giochi e attività fin dai primi mesi.<br />IL TESTOSTERONE CAMBIA L'ASPETTO FISICO DEGLI UOMINI<br />Non solo: la plastica che il capitalismo mondiale ci obbliga a ingerire perché contenitore di tutto ciò che mangiamo o beviamo, dall'acqua al pane, è uno dei principali IE (Interferenti Endocrini), ossia una sostanza che altera il nostro equilibrio ormonale ed è uno dei principali nemici del testosterone. Fosse finita qui: ormoni antagonisti del testosterone sono presenti dovunque, nel nostro ambiente, dall'acqua che beviamo al cibo che mangiamo. Sapete che, ormai da anni, i pesci del Lambro stanno cambiando sesso? No, non sono pesci-trans: sono femminilizzati dall'enorme quantità di ormoni antagonisti del testosterone che finiscono nei nostri fiumi attraverso gli scarichi. Significa che qualcuno versa tonnellate di ormoni femminilizzanti nelle nostre acque? E i milioni di pillole anticoncezionali (cioè estrogeni e progestinici) che le donne prendono fin dall'adolescenza dove pensate che finiscono? Che scompaiano nel nulla? Ma la scienza non ci ha detto che gli anticoncezionali sono «sicuri ed efficaci»? Vabbeh, questo è un altro discorso...<br />Insomma, il risultato è un calo progressivo di testosterone negli uomini «occidentali», con gravi conseguenze sul loro benessere psicologico, sulla loro salute, capacità riproduttiva eccetera. Non c'è bisogno di studi scientifici: questo è un cambiamento che si vede anche a occhio nudo. Infatti, il testosterone cambia l'aspetto fisico degli uomini: la loro postura (spalle arretrate, petto aperto, schiena dritta), la conformazione fisica (gambe dritte, evidente massa muscolare, torace ampio) e del volto (mascella squadrata, mento prominente, lineamenti squadrati).<br />TEST FACILE<br />Per rendersene conto, è sufficiente aprire qualche vecchio album di famiglia e confrontare l'aspetto fisico degli uomini degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso con quelli che compaiono sul nostro cellulare. Oppure, basta confrontare gli attori del secolo scorso con le star attuali. Ma guardiamo anche i calciatori: pensiamo all'esordio di Giuseppe Bergomi in nazionale, ai mondiali del 1982, a diciotto anni. Quello era l'asp

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