“Come si dice: è pieno di mare?”. Virginia Woolf tra Mary Shelly, Byron, Perugino e Mattia Pascal

0 Views· 08/29/23
In viaggio con Virginia
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I viaggi di Virginia in Italia centrale e sulla costa ligure regalano alla Woolf incontri (anche letterari) densi e spesso del tutto inattesi. Se a Pisa, dove l’Arno ha il colore del caffè, dimora nei luoghi pirandelliani di Mattia Pascal, in Umbria Virginia si lascia ammaliare dalla pittura di Perugino e dal silenzio immobile di Assisi. E poi c’è Lerici col Golfo dei Poeti, che fu anche amore e condanna di Mary Shelley. Una terra dove tutto è “pieno di mare” e dove i miti Greci sono tornati a vivere cent’anni prima del viaggio di Virginia, con la pira con cui Lord Byron ha omaggiato l’amico Percy Shelly, tra vino, oli e incensi, quasi fosse un novello Patroclo, un eroe omerico restituito dalle onde alla sua terra di adozione dopo il terribile naufragio della sua barca avvenuto nel 1822. <br /><br />Consigli di lettura:<br /><br />Sulla figura di Mary Shelley, suggerisco l'appassionata biografia F. Sampson, "La ragazza che scrisse Frankenstein. Vita di Mary Shelley", edito da UTET.Sugli inglesi in Liguria, il volume più recente è "Inglesi in Liguria. Castelli, Ville, Giardini, Storie", a cura di Alessandro Bartoli e Francesca Centurione Scotto Boschieri, edito da Sagep.In "Il fu Mattia Pascal" l'hotel Nettuno di Pisa, dove Virginia soggiorna, è anche il luogo dove si ferma il protagonista pirandelliano. Accade nel capitolo XVII, intitolato "Rincarnazione".<br /><br />"In Viaggio con Virginia" è il podcast del progetto "My Travelling Library".<br />Ideato e raccontato da Luana Solla.

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